Sono stati invitati a esprimersi tutti i professori ordinari, i professori associati e i ricercatori. Se qualcuno, per errore, non avesse ricevuto la mail di invito al voto può scrivere a


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QUESITO 1

Elezione membri docenti (non direttori) del Senato Accademico


1) elezione per fascia (con docenti non direttori divisi tra PO PA e RU in proporzione alla numerosità della fascia)

2) elezione per fascia (con docenti non direttori divisi solo tra PA e RU in proporzione alla numerosità della fascia)

3) elezione per fascia (con numero fissato di 10 PO, inclusi i direttori, e i rimanenti membri divisi tra PA e RU in proporzione alla numerosità della fascia)

4) suffragio universale docenti (elettorato attivo e passivo di tutti i PO, PA e RU) con eventuale salvaguardia delle fasce

5) altro


Commenti:

1) Per eleggere gli 8 membri docenti non direttori (in futuro 9) si considerano le numerosità delle fasce e si determinano le quote in proporzione. Con i numeri attuali sarebbero 3 RU, 3PA e 2 PO. In totale si avrebbero 13 PO (68% dei docenti), 3 PA (16%) e 3 RU (16%).

2) Essendo inizialmente addirittura previsti 10 i direttori in SA (ovviamente tutti PO) si propone di dividere i rimanenti membri docenti tra i soli PA e RU in proporzionale alla numerosità delle fasce. Inizialmente sarebbero 4 PA e 4 RU. In totale quindi 11 PO (58% dei docenti rispetto al 30% di numerosità della fascia) , 4 PA (21% rispetto al 30%) e 4 RU (21% rispetto al 40%). Ci sarebbe un po' più di equilibrio che nella versione 2). Di fatto con tale opzione l'avere tanti (e forse tutti) i direttori in SA sarebbe "pagato" dal minore numero di PO eletti, invece che da PA e RU. La quota di PO non potrà scendere troppo essendo previsto per legge che un terzo dei docenti siano direttori di Dipartimento.

3) Analogo a 2) ma si fissa la quota di PO eletti in SA, esattamente in numero di 10 - (numero di direttori). Se il numero dei direttori scenderà ci sarà una maggior quantità di PO eletti.

4) Ogni docente vota il suo candidato preferito, indipendentemente dalla fascia di appartenenza, e si stila la classifica in ordine di voto di tutti i candidati docenti. Entrano in Senato i più votati, eventualmente con una qualche clausola di salvaguardia delle fasce.



QUESITO 2

La legge prevede che i membri del CdA abbiano specifiche competenze. La verifica che i candidati al CdA abbiano tali competenze andrebbe effettuata:


1) dal Senato Accademico

2) da un comitato tecnico scelto dal Senato Accademico

3) da un comitato tecnico votato dalle diverse componenti dell’Ateneo

4) da un comitato tecnico scelto dal Rettore

5) da un comitato tecnico composto da membri in parte votati dalle diverse componenti dell’Ateneo e in parte indicati dal Rettore

6) altro



QUESITO 3

Scelta membri docenti del CdA


1) designazione effettuata dal Senato Accademico

2) scelta effettuata tramite elezioni per fascia (fissando a priori la numerosità delle componenti)

3) scelta effettuata tramite elezioni a suffragio universale del corpo docente (elettorato attivo e passivo di tutti i PO, PA e RU)

4) scelta effettuata tramite elezioni a suffragio universale del corpo docente (elettorato attivo e passivo di tutti i PO, PA e RU) con salvaguardia delle fasce

5) altro


Commenti:

1) La designazione potrebbe essere libera tra i docenti dell'Ateneo oppure con una struttura per fascia stabilita a priori

2) La numerosità della componenti potrebbe essere variabile, per esempio in proporzione alla numerosità della fascia, o fissata

3) I 4 docenti più votati entrano in CdA

4) Il PO più votato, il PA più votato e l'RU più votato entrano in CdA (indipendentemente dalla posizione nella classifica dei voti). Si completa con il docente più votato tra i rimanenti (indipendentemente dalla fascia di appartenenza)



QUESITO 4

Scelta membri esterni del CdA


1) designazione effettuata dal Rettore

2) designazione effettuata dal Senato Accademico

3) selezionati da un comitato tecnico e poi scelti dal Rettore

4) selezionati da un comitato tecnico e poi scelti dal Senato Accademico

  1. 5)altro




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